I SANTI GIROLAMO E UGO, BRUNO E PETRONIO

Cultural Heritage 360 APS

• Autore: Lorenzo Sabatini (1530-1576)
• Datazione:
• Caratteristiche:
• Collocazione: Chiesa di San Girolamo della Certosa, Controfacciata
• Provenienza: Certosa di San Girolamo di Casara, Refettorio (?)

A Lorenzo Sabatini sono stati riferiti questi due dipinti, in origine appartenenti a delle ante, dove sono raffigurati con estrema sensibilità i Santi Girolamo e Ugo e nell’altro San Bruno e Petronio.

Le opere sono attualmente collocate nello spazio inferiore della controfacciata, ai lati della porta d’ingresso. Sulla possibile collocazione originaria abbiamo un’indicazione di Luigi Crespi che nella guida sui dipinti della Certosa, a proposito delle opere presenti nel refettorio, cita “due Quadri bislunghi, in ognuno de’ quali sono espressi due Santi” riferendoli eseguiti da Bartolomeo Cesi. Le presunte ante, rimosse dalla loro originaria collocazione, furono spostate qui tra il 1772, anno di redazione della prima versione del testo crespiano e il 1793 quando invece venne effettuata la revisione da parte di J.A.Calvi e Giuseppe Lucchesini. Nella prima versione de La Certosa di Bologna descritta nelle sue pitture accanto alla tela con la Beata Rosellina di Giovanni Maria Viani figuravano infatti dei non precisati “santi laterali” realizzati dallo stesso pittore. Escludendo per motivi stilistici l’attribuzione a Bartolomeo Cesi, il formato e lo stile di questi dipinti potrebbe rimandare a quelli attualmente presenti in chiesa e riferiti al Sabatini. Importante in questo senso il contributo di Stefano Tumidei che ne sottolinea le invenzioni tipiche dell’artista in questa fase e gli accordi cromatici simili a quelli del L’Ultima cena (anch’essa un tempo nel refettorio e ora nella cappella di San Giuseppe).

L’attribuzione troverebbe ulteriore  conferma nei risultati del recente restauro: si è infatti notata la presenza, sul retro del dipinto con San Girolamo e Ugo, di una tela a strisce dalle caratteristiche identiche a quella nella parte posteriore dell’Ultima cena. Questo particolare potrebbe far supporre  una certa contemporaneità tra queste opere in un momento dove l’artista risulta legato all’ambiente certosino bolognese.

Nella scelta dei santi è pienamente ravvisabile la committenza certosina, Bruno ed Ugo sono i principali punti di riferimento dell’ordine certosino. Se il primo ne risulta infatti il fondatore il secondo, attivo alla grande Chartreuse e poi vescovo di Lincoln, fu il primo santo certosino ad essere canonizzato. Al santo titolare della Chiesa Girolamo viene poi accostato il vescovo Petronio, a invocare una protezione dichiaratamente bolognese sul cenobio.

Fonti: Tumidei S., Alessandro Menganti e le arti a Bologna nella seconda metà del Cinquecento: alla ricerca di un contesto, in Il Michelangelo incognito. Alessandro Menganti e le arti a Bologna nell’età della Controriforma, catalogo della mostra (Bologna), Bacchi A. e Tumidei S. (a cura di), Ferrara, Edisai, 2002; Crespi L., La Certosa di Bologna descritta nelle sue pitture, Bologna, 1772, (ed.1793).

CREDITS

Lorenzo Sabatini, I santi Girolamo e Ugo, Bruno e Petronio, © Museo Risorgimento Bologna | Certosa.