CINQUE OVATI CON MINIATURE

Cultural Heritage 360 APS

• Autore: Pittore della prima metà del XVII secolo/ pittore degli anni ’80/’90 del XVII secolo
• Datazione: 1645/1695 ca.
• Caratteristiche: Olio su rame, cornice cm 37 x 61, inv. 3
• Collocazione: Pinacoteca Nazionale di Bologna
• Provenienza: Certosa di San Girolamo di Casara, Cappella dell’Annunziata

Queste 5 interessanti miniature secondo le diverse edizioni di guide della città edite dal 1766 al 1792 erano collocate nella cappella dell’Annunziata. Non è purtroppo dato sapere se fossero state spostate o meno ma non furono citate da Luigi Crespi nel testo de La certosa di Bologna descritta nelle sue pitture. Considerata la precisione del testo risulta quantomeno singolare pensare che siano sfuggite, nonostante le dimensioni, a un occhio attento come quello del canonico e degli altri ‘revisori’ più tardi.


La guida del 1766 associa gli ovati, accolti da ‘un intaglio di legno dorato’ nientemeno che a Ludovico Carracci, Guido Reni e Francesco Albani. Tale attribuzione permane nell’inventario del 1797 redatto durante il trasferimento, seguente alle soppressioni, nelle collezioni accademiche bolognesi. Tuttavia, già nei primi cataloghi della Pinacoteca Nazionale di Bologna, gli altisonanti autori vennero sostituiti da un generico ‘autore ignoto’.


Negli ultimi anni la critica si è pronunciata verso una possibile attribuzione a Francesco Brizio, prolifico pittore di ‘immaginette’ di devozione privata. Recentemente è stata ravvisata invece una differente fattura delle piccole miniature che farebbe propendere l’attribuzione verso due pittori: al primo di questi apparterrebbero il San Girolamo e la Maddalena con corona, di chiara derivazione carraccesca, mentre al secondo gli altri tre che tradirebbero influenze reniane.


La scelta dei soggetti, soprattutto quelli legati alla condizione eremitica come la Maddalena e San Girolamo, confermerebbe la committenza certosina ma l’assenza di dati documentari sulla commissione lascia al solo confronto stilistico ogni possibile e ulteriore ipotesi attributiva.

Di particolare pregio risulta la cornice barocca in legno dorato intagliato. Questa si presenta con una battuta liscia su una fascia lievemente bombata alla quale si applica un ulteriore fascia con motivo di grandi foglie di acanto che dal centro inferiore si portano simmetricamente in alto, a creare la cimasa, formata da ampie volute contrapposte sormontate da foglia aperta. Questo tipo di cornici erano molto in voga a Bologna soprattutto nel Seicento.

Fonti: Fonti: Scheda 112-Pinacoteca Nazionale di Bologna. Catalogo Generale 4, Seicento e Settecento, Bentini J. et al. (a cura di), Venezia, Marsilio, 2011; Le pitture di Bologna […]. Quinta edizione con nuova, e copiosa aggiunta, Bologna, 1766.

CREDITS

1. Autore ignoto, San Girolamo, © 2021 Pinacoteca Nazionale di Bologna

2. Autore ignoto, Maria Maddalena con corona di spine, © 2021 Pinacoteca Nazionale di Bologna

3. Autore ignoto, Maddalena penitente, © 2021 Pinacoteca Nazionale di Bologna

4. Autore ignoto, Ecce Homo, © 2021 Pinacoteca Nazionale di Bologna

5. Autore ignoto, Madonna col bambino, © 2021 Pinacoteca Nazionale di Bologna