GLI SCOMPARTI DIPINTI DELLA CAPPELLA MAGGIORE

Cultural Heritage 360 APS

• Autore: Bartolomeo Cesi (1556-1629)
• Datazione: 1595-1597
• Caratteristiche: dipinto murale-affresco
• Collocazione: chiesa di San Girolamo della Certosa, cappella maggiore

Attraverso un’analisi delle opere presenti nella cappella Maggiore si può presupporre la presenza di un organico progetto decorativo che raggiunge il suo apice nel ciclo ispirato alla Passione di Cristo. La specificità di questa realizzazione, suggerita anche dalla collocazione, ha il suo fondamento nell’importanza del tema nella devozione certosina. L’ordine infatti, caratterizzato da una forte impronta ascetica, fondava i momenti salienti della prassi liturgica sulla contemplazione. La fondamentale correlazione tra le fonti canoniche dottrinali e la traduzione in immagini, di stampo marcatamente controriformistico, fa pensare ad un elaborazione del ciclo coadiuvata dai teologi dell’ordine.
Nonostante questo assoggettamento all’essenzialità e al rigore tipicamente cartusiani la personalità di Cesi emerge con forza dalle pennellate.

Il programma iconografico, nonostante l’essenzialità stilistica, nasconde una sua complessità e logica interna: si basa infatti sulla relazione tra le sue parti, che, secondo una dialettica ben precisa, si combinano tra loro manifestando una chiara e diretta dipendenza dai testi sacri. In questo modo il soggetto evangelico delle tre grandi pale del registro principale si ricollega alle storie bibliche che compongono il fregio sulla trabeazione: cosi se la prefigurazione del sacrificio di Cristo, tema dell’Orazione nell’orto, si rifà alle lunette con il Sacrificio di Abramo e Giuseppe ebreo venduto dai fratelli in Egitto (fig.1-2), i temi della sua morte e risurrezione si rifanno alle lunette in corrispondenza delle pale riferite alla Crocifissione e Deposizione. Alla prima si riferiscono gli episodi de Il sacrificio pasquale insegnato agli israeliti (fig.3) e dell’Adorazione del serpente di bronzo (fig.4) alla seconda invece Sansone che fa crollare il tempio (non più visibile) e Giona tratto dal ventre della balena (fig.5).

La serie di rimandi continua nelle raffigurazioni della volta a crociera che registrano una più marcata dipendenza dalla koinè culturale manierista ed affinità con la temperie accademica tosco-romana. Entro quattro riquadri, incorniciati da stucco dorato, che compongono altrettanti spazi in cui la volta si divide, si stagliano le tre scene dei Putti con i simboli della Passione (fig.6-7-8) affiancate da Dio Padre con gli angeli in gloria (fig.9). Al Museo del Prado di Madrid (inv.F.D.654) è conservato lo studio preparatorio di una delle scenette, I putti che reggono le colonne della passione dove i putti volteggianti recano il simbolo della flagellazione di Cristo (fig.10).

La contemplazione dei Misteri Dolorosi è affidata dall’artista alle Sibille e Profeti che predicevano la venuta del Signore. Le raffigurazioni, affrescate negli otto angoli della volta, richiamano quelle della volta di Maggiano e le personalità del Vecchio testamento. Ai lati del riquadro con i putti possiamo riconoscere da un lato il Profeta Isaia e dall’altro Geremia (fig.11-12). Di quest’ultimo si conosce uno studio preparatorio a gesso rosso conservato al Museo dell’Albertina di Vienna (inv.23368-fig.13)

Proseguendo in senso antiorario, ai lati di Dio Padre troviamo Davide e Salomone (fig.14-15). In un disegno conservato agli Uffizi si riconoscono le fattezze di Davide qui rappresentato imberbe (inv.1552 F-fig.16)

Negli spicchi seguenti, in corrispondenza della Deposizione ci sono i profeti Abramo e Daniele (fig.17-18), del quale si conserva lo studio agli Uffizi (inv.1554 F-fig.19).

Ai lati della scena seguente sono invece disposte le Sibille che avevano previsto la venuta del Cristo.
Ai santi e ai beati certosini, raffigurati nell’intradosso a sesto acuto e nei vani laterali delle pilastrate, è affidato il compito di rendere testimonianza del messaggio sacro, ponendosi come “patroni” e garanti della sua diffusione sulla terra. I primi, come modelli di esemplarità, attraverso la fondazione di importanti ordini religiosi, i secondi come sottolineato dagli attributi, attraverso l’operato di amanuensi e teologi. Si distinguono chiaramente le Sante Caterina Da Siena e Caterina De Vigri (fig.20-21), San Francesco e San Domenico (fig.21-22), San Benedetto e San Romualdo (fig.23-24).

In relazione a San Francesco merita attenzione lo Studio per certosino realizzato dall’artista e conservato a Windsor Castle (inv.3696-fig.25).

Fonti: Graziani A., Bartolomeo Cesi, saggi di Abbate F. Di Giampaolo M., Milano, 1988;

CREDITS

1.Bartolomeo Cesi, Sacrificio di Abramo, ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

2. Bartolomeo Cesi, Giuseppe ebreo venduto dai fratelli in Egitto, ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

3. Bartolomeo Cesi, Il sacrificio pasquale insegnato agli israeliti , ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

4. Bartolomeo Cesi, Adorazione del serpente di bronzo, ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

5. Bartolomeo Cesi, Giona tratto dal ventre della balena, ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

6/7/8. Bartolomeo Cesi, Putti con i simboli della Passione , ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

9. Bartolomeo Cesi, Dio Padre con gli angeli in gloria , ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

10.Bartolomeo Cesi, Cinco angelitos llevando la columna de la pasion, © 2021. Museo Nacional del Prado

11/12 Bartolomeo Cesi, Profeta Isaia- Profeta Geremia,ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

13.Bartolomeo Cesi, Studio per un Profeta, Vienna. © The Albertina Museum

14/15. Bartolomeo Cesi, I Re biblici Davide e Salomone, ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

16.Bartolomeo Cesi, Studio per un Profeta, Firenze., © Gallerie degli Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe

17/18 Bartolomeo Cesi, Abramo- Daniele, ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

19.Bartolomeo Cesi, Studio per un Profeta, Firenze., © Gallerie degli Uffizi, Gabinetto Disegni e Stampe

20/21. Bartolomeo Cesi, Sante Caterina da Siena e Caterina de Vigri, ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

21/22 Bartolomeo Cesi, San Francesco e San Domenico, ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

23/24 Bartolomeo Cesi, San Benedetto e San Romualdo, ph. Alberto Martini/ Panopticon di Bologna

25. Bartolomeo Cesi, Studio per certosino, Windsor Castle © Royal Collection Trust